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Il lavoro ibrido, termine mutuato dall’espressione inglese hybrid work, è una modalità di lavoro che comprende sia la presenza dei dipendenti negli uffici, sia l’attività in remoto, ovvero da qualsiasi luogo in cui vi sia una connessione internet e un dispositivo quale smartphone, tablet e personal computer.
Il lavoro ibrido è molto più di una via di mezzo tra il lavoro tradizionale e lo smart working, poiché rappresenta una sintesi tra le due attività.
Oltre al miglioramento del tasso di abbandono, il lavoro ibrido modifica gli orari e le abitudini di lavoro. Da uno studio è infatti emerso che i dipendenti hanno lavorato meno ore nei giorni di lavoro a distanza, ma hanno aumentato il numero di ore lavorate in tutti gli altri giorni, compreso il fine settimana.
Lo studio non ha rilevato alcun impatto del lavoro da casa sulle valutazioni delle prestazioni o sulle promozioni in generale. Tuttavia, coloro che avevano la possibilità di lavorare da casa hanno registrato una produttività leggermente superiore ai colleghi che hanno lavorato in ufficio.
Nel complesso, questo dato evidenzia come il lavoro ibrido da casa sia spesso vantaggioso sia per i dipendenti che per le aziende, anche se non viene apprezzato a priori.
Dopo l'esplosione del lavoro a distanza durante la pandemia, molte aziende hanno adottato modalità di lavoro ibride per i propri dipendenti. In genere si tratta di lavorare due o tre giorni alla settimana in ufficio e il resto a casa, consentendo ai dipendenti di dividere i compiti meglio svolti in presenza da quelli meglio svolti individualmente.
Ma quali sono i benefici di questa modalità di lavoro?
Secondo uno studio della Stanford University, il lavoro ibrido è in grado di ridurre del 35% il tasso di abbandono dei dipendenti e di migliorare i punteggi di soddisfazione lavorativa, senza alcun impatto negativo sulle valutazioni delle prestazioni o sulle promozioni.
Inoltre, è possibile conciliare meglio attività professionale e gestione della famiglia, senza stress eccessivo e rinunce che, nel lungo periodo, potrebbero portare un folto gruppo di lavoratori (soprattutto donne) a dover scegliere tra gli impegni professionali e quelli familiari.
D’altra parte, non tutti si sono dichiarati favorevoli allo smart working e questa modalità di lavoro consente anche di presenziare in ufficio e confrontarsi con i colleghi e la dirigenza.Molti dipendenti, infatti, avevano manifestato un senso di isolamento legato alle condizioni di lavoro da remoto che avrebbe potuto portare ad un calo della produttività.
A fronte dei numerosi vantaggi connessi al lavoro ibrido, sono da menzionare anche alcune sfide a cui questa tipologia di lavoro è soggetta.In primis, soprattutto in Italia, va ancora coltivata una cultura di impresa che sia orientata alla collaborazione e al raggiungimento degli obiettivi.
Un altro punto rilevante è costituito dalla sicurezza della rete informatica. Poiché il lavoro ibrido è svolto principalmente online, è importante che le aziende siano in grado di fornire i giusti strumenti di protezione ai dipendenti, per evitare di esporre i dati aziendali agli attacchi degli hacker.
Il lavoro ibrido si configura come una sintesi tra lavoro tradizionale e smart working: è pertanto in grado di coniugare i vantaggi di queste due modalità di lavoro e per questo è sempre più apprezzato dai lavoratori.
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