Cosa fa un manager per sviluppare il potenziale del team

Il ruolo del manager all’interno delle aziende prevede non solo la capacità di guidare il team verso il raggiungimento degli obiettivi condivisi, ma anche l’utilizzo delle corrette modalità comunicative per ottimizzare le performance dei singoli componenti. 

La specializzazione dei nostri manager nelle dinamiche di team working è un punto di riferimento per tutti i dirigenti che desiderano affinare le proprie competenze nella costruzione di un gruppo di lavoro coeso e orientato al raggiungimento degli obiettivi aziendali. 

Cosa fa un manager? Condivide obiettivi chiari!

I manager si impegnano quotidianamente per stimolare e massimizzare le prestazioni del proprio team. il primo passo strategico per ottenere risultati positivi è la condivisione di obiettivi chiari e preferibilmente SMART - ovvero, specifici, misurabili, attuabili, realistici e definiti nel tempo. 

In questo modo, il manager è in grado di guidare la propria squadra e creare le condizioni ideali per il raggiungimento dei traguardi prefissati. Inoltre, la condivisione di obiettivi chiari consente al team leader di motivare e coinvolgere i partecipanti che possono quindi esprimere il massimo delle proprie capacità. 

Un patto per sviluppare il potenziale e la carriera

Una delle maggiori responsabilità del manager è sostenere lo sviluppo individuale e professionale dei propri collaboratori. Inoltre, è compito del manager garantire una partecipazione attiva da parte di tutti i membri del team: per fare questo un approccio strategico vincente prevede un accordo condiviso che regoli l’apporto di ciascun componente del team al raggiungimento del risultato comune. 

I manager più validi, infatti, sono coloro che sono capaci di mettere in risalto le potenzialità di ciascun membro, affidando compiti specifici in base alle competenze e alla sensibilità personale. L’attribuzione di maggiori responsabilità, l’aumento del livello di autonomia, di lealtà e di self-confidence dei collaboratori diventa, pertanto, la chiave per lo sviluppo del potenziale e di un percorso di carriera ad alto valore aggiunto. 

Le competenze trasversali: relazioni, fiducia e collaborazione per sviluppare il potenziale

Le competenze trasversali (soft skill) stanno acquistando, accanto a quelle tecniche, un’importanza crescente all’interno di numerosi contesti lavorativi. 

Problem solving, creatività, flessibilità e lavoro in team sono solo alcune delle abilità che permettono di coltivare con successo la propria carriera. 

Da questo punto di vista, i manager devono incoraggiare costantemente l’applicazione delle competenze personali all’interno del team di lavoro, per svilupparne il potenziale. Per farlo è necessario intraprendere un percorso che si articola in due fasi: in un primo momento è fondamentale gettare le base per un rapporto duraturo tra tutti i membri del gruppo. Il risultato è la creazione di relazioni solide, favorite e volute dall’impegno di ciascuno e alle soft skill messe in gioco. 

Successivamente si instaura in maniera naturale un rapporto di fiducia tra colleghi che sentono di far parte di una vera squadra di lavoro. La stima reciproca, infatti, è fondamentale per garantire la crescita e lo spirito di collaborazione che è il “motore” di un team. 

Smartworking: cosa fa un manager per attivarlo e come monitora le performance

Lo smart working è una filosofia manageriale garantito da aziende dinamiche che offrono una maggiore autonomia e flessibilità ai dipendenti. Questo nuovo approccio al mondo del lavoro si concretizza in un cambiamento della visione manageriale del team passando da un focus sul controllo del collaboratore ad uno sul risultato ottenuto. Sebbene in un primo momento lo smart working possa portare ad una perdita del controllo diretto sulle attività svolte dai dipendenti, in realtà il lavoro a distanza favorisce lo sviluppo di dinamiche relazionali basate su una maggiore fiducia nei confronti dei membri del team. 

Per attivare lo smart working, i manager aziendali devono abbandonare i modelli lavorativi tradizionali per applicare schemi organizzativi basati sulle seguenti peculiarità:

  • Comunicazione: sebbene portare avanti un progetto a distanza non sia semplice, la comunicazione dev’essere costante e trasparente; 
  • Flessibilità: lavorare da casa richiede flessibilità di orario e gerarchie più orizzontali e meno rigide;
  • Collaborazione: il raggiungimento dei risultati è garantito se esiste una collaborazione attiva da parte di tutto il team;
  • Autonomia e responsabilizzazione: il minore controllo da parte dei vertici presuppone una maggiore responsabilizzazione di ciascun collaboratore all’interno del team. 

Sebbene monitorare le performance dello smart working non sia semplice, tuttavia, il manager può assicurarsi l’ottenimento dei risultati condivisi mantenendo il contatto con i propri collaboratori, verificando il rispetto delle scadenze e i risultati ottenuti in base agli obiettivi pianificati. 

Per farlo è fondamentale che il manager sviluppi una cultura aziendale che includa la tecnologia, una componente ormai irrinunciabile per molti team. In particolare, ciascun team leader deve assicurarsi che i propri collaboratori dispongano di tutti gli strumenti per poter realizzare il proprio lavoro nel minor tempo possibile e favoriscano la condivisione degli obiettivi. 

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