Il Gender Parity nelle organizzazioni italiane

Per Gender parity si intende l’uguaglianza e l’equilibrio di genere nei settori lavorativi, economici, familiari, educativi e sanitari. Secondo il Global Gender Gap Report 2020, il divario tra uomo e donna verrà colmato solo tra 99,5 anni: sebbene questo obiettivo possa sembrare oltremodo lontano nel tempo, è importante che tutte le aziende si impegnino, fin da oggi, per poter dare il proprio contributo.  

L’equilibrio di genere oggi

Se è vero che il Gender Parity sarà raggiunto tra 99,5 anni, il gender pay gap, ovvero la differenza di retribuzione tra uomo e donna verrà colmata tra 257 anni. Questi dati, in apparenza poco incoraggianti, offrono lo spazio per una riflessione sulla situazione attuale che necessita del supporto e dell’impegno delle imprese – di tutte le dimensioni – per poter raggiungere la tanta desiderata parità. Per poter meglio comprendere quale sia il quadro attuale di partenza, bisogna ricordare che, come noto, il divario retributivo comporta che le donne vengano pagate tra il 13% e il 15% in meno rispetto ai colleghi uomini di pari inquadramento. In particolare, in campo politico le quote rosa sono, a livello mondiale, il 25,2% in Parlamento e il 21,2% nei diversi Ministeri.

Purtroppo, bisogna registrare come le disparità economiche tra uomo e donna siano aumentate nel corso degli anni, a causa di politiche poco attente a questo aspetto e ad altri fattori tra cui:

• le mansioni svolte dalle donne sono quelle che si stanno maggiormente automatizzando;

• le posizioni che garantiscono migliori opportunità retributive, ad esempio quelle nel settore tecnologico, sono occupate per la maggior parte da uomini;
• i sistemi di cura familiare sono insufficienti.

Nonostante i numeri portino a pensare ad una situazione particolarmente sconfortante, è opportuno sottolineare che nel 57,8% dei casi uomini e donne possono considerarsi in una condizione di parità salariale e non solo. Si tratta di un dato particolarmente incoraggiante e che dimostra come già molte realtà del nostro Paese stiano lavorando per eliminare il gender pay gap.

Progetti futuri per il Gender Parity

Abbattere le disparità e raggiungere il Gender parity garantisce non solamente un miglioramento delle condizioni delle donne, ma costituisce un fattore di progresso per l’intera comunità. In questo senso bisogna cogliere alcuni segnali positivi, tra cui numerosi progetti che sono stati lanciati con

l’obiettivo di accelerare il processo che condurrà all’equilibrio di genere. Closing the Gender Gap Accelerators è il progetto lanciato dal World Economic Forum al fine di mettere in pratica soluzioni che risolvano la disparità di genere in campo lavorativo ed economico. Tale progetto si articola su quattro piani:

• la parità lavorativa tenendo conto delle particolari condizioni causate dalla pandemia globale;
• l’eliminazione del gap retributivo di genere;
• una più massiccia partecipazione delle donne nel mondo del lavoro;
• maggiori ruoli di genere e manageriali per le donne.

Sul modello del progetto istituito dal WEF, si è costituita la National Level Action, che agisce con progetti specifici a livello locale, il Global Learning Network per lo scambio di informazioni tra i paesi più avanzati, e il Closing the Gender Gap Playbook, una guida per mettere in pratica soluzioni convenienti e monitorarne i risultati, dedicata sia ai contesti politici che a quelli aziendali.

Per quanto riguarda l’Italia, la ministra per le Pari opportunità e la famiglia, ha previsto la costituzione di una task force denominata “Donne per un nuovo Risorgimento”. Tale gruppo ha avanzato delle proposte concrete come l’introduzione di una certificazione per le aziende che si impegnano attivamente per la parità di genere.

Infine, è stata formulata una proposta di legge che prevede la creazione di un osservatorio statistico per le disparità di genere, un piano straordinario per l’occupazione femminile e l’introduzione di indici che misurino il livello di Gender parity all’interno delle aziende. Qualora queste iniziative dovessero rivelarsi efficaci non solo comporteranno una riduzione del gap di genere, ma faranno da apripista ad altri progetti che daranno il proprio contributo al raggiungimento di una situazione di equità salariale e non solo tra uomo e donna.