La sostenibilità nelle imprese italiane

Limitare l’impatto ambientale delle imprese, aumentando la sostenibilità aziendale, rientra tra gli obiettivi posti dal piano di rilancio economico previsto dall’Unione Europea. Infatti, i progetti finanziati dalla Next generation Eu dovranno prevedere un aumento delle azioni per migliorare il rispetto della tutela ambientale. In questo modo le aziende avranno la possibilità non solo di dare il proprio contributo alla riduzione delle emissioni dannose (e al raggiungimento degli obiettivi ONU 2030), ma anche migliorare le proprie performance economiche.

Finanziamenti per la sostenibilità delle PMI

Secondo quanto stabilito dal quadro finanziario (QFP) 2021-20272 sono stati messi a disposizione ben due trilioni di euro per sostenere gli investimenti nel settore delle sostenibilità. In particolare, è interessante notare che è stata fissata, contestualmente, una soglia di spesa minima per i singoli paesi pari al 37% del fondo.

Parte di questi finanziamenti potranno essere utilizzati per ottimizzare la sostenibilità ambientale delle piccole e medie imprese. In particolare, si tratta di progetti che hanno come obiettivo l’efficientamento energetico, l’attuazione di strategie per rendere i processi di produzione più sostenibili, la creazione di posti di lavoro green e l’adeguamento ai nuovi parametri riguardanti le emissioni di gas.

Risulta particolarmente importante porre la dovuta attenzione alle misure per le piccole e medie imprese in quanto queste ultime rappresentano il 99,8% delle imprese dell’Unione Europea e Svizzera: ad oggi, occuparsi di sostenibilità nelle imprese significa principalmente occuparsi del settore delle PMI.

Il Libro Bianco “Fostering Sustainability in Small and Medium-sized Enterprises” realizzato da SDA Bocconi School of Management Sustainability Lab, esaminando la relazione tra livello di sostenibilità e Pmi, ha evidenziato il rapporto positivo tra l’attenzione per l’impatto ambientale delle piccole e medie imprese e la loro performance economica.

Il Libro Bianco e i vantaggi della transizione sostenibile

Il Libro Bianco “Fostering Sustainability in Small and Medium-sized Enterprises” realizzato da SDA Bocconi School of Management Sustainability Lab, esaminando la relazione tra livello di sostenibilità e Pmi, ha evidenziato il rapporto positivo tra l’attenzione per l’impatto ambientale delle piccole e medie imprese e la loro performance economica.

Secondo il Libro Bianco, gli elementi che incoraggiano le Pmi a occuparsi del tema della sostenibilità nelle imprese sono numerosi: oltre agli incentivi economici, non sono da sottovalutare i valori e le convinzioni di cui imprenditori e manager si fanno portavoce e la loro attenzione alla tutela delle piccole realtà locali. Infatti, il desiderio dei proprietari delle aziende di rendere la propria impresa più green potrebbe essere stimolato anche dalla volontà che la propria azienda rispecchi i principi dell’ambiente socio-culturale nel quale è immersa.

Talvolta, però, alcuni fattori potrebbero rallentare il processo di transizione sostenibile delle aziende: tra questi bisogna tenere presente la mancanza di competenze e di abilità tecniche necessarie o l’eccessiva burocrazia prevista dalle normative che possono impedire ad un’azienda di fare il passo decisivo verso la sostenibilità delle imprese.

Tuttavia, soddisfatti i criteri necessari, i fondi stanziati per la realizzazione di progetti volti al miglioramento della sostenibilità aziendale, sono sempre più importanti. Dunque, è bene che le aziende si impegnino a migliorare la propria situazione, anche tenendo conto dei fattori ESG (Environmental, Social and Governance), fondamentali per accedere ai principali appalti pubblici.

In conclusione, la transizione verso un approccio sostenibile delle aziende è sostenuta, oltre che da numerosi e svariati vantaggi, anche da risorse sia a livello nazionale che internazionale, messe a disposizione di coloro che vogliano assumersi la responsabilità di occuparsi della sostenibilità ambientale della propria impresa.