La gestione del conflitto, insieme alla capacità di pensiero critico e di problem solving, è una delle soft skill maggiormente ricercate in un manager. Infatti, l’interazione tra persone e approcci al lavoro differenti può portare a contrasti che devono essere gestite da figure con una leadership solida ed efficace.

Per fare ciò, occorre sviluppare anche la cosiddetta Emotional Intelligence - la capacità di riconoscere, comprendere e gestire in maniera consapevole le proprie emozioni e quelle altrui - dote sempre più richieste all’interno di ogni realtà organizzativa.

Vediamo quali sono le soft skill più richieste e perché la negoziazione dei conflitti è così importante per ruoli apicali e dirigenziali.

Le soft skill di un manager

Le soft skill sono abilità non strettamente legate ad un settore o ruolo professionale, ma risultano fondamentali nella relazione con gli altri in quanto caratteristiche attitudinali che rendono un lavoratore, di qualsiasi livello, una risorsa di valore per l’azienda.

Ciò è ancora più vero per figure altamente qualificate come i manager per i quali le cosiddette competenze trasversali sono preziosissime per il successo professionale. Infatti, le skill comunicative, sociali e di gestione delle risorse sono abilità chiave per middle e top manager e, talvolta, hanno maggiore peso delle hard skill.

Il World Economic Forum ha individuato quali competenze saranno maggiormente richieste nel prossimo futuro, tra cui:

  • Problem solving: la gestione e soluzione di situazioni complesse si colloca al primo posto tra le abilità più richieste nel contesto lavorativo di oggi. Nel complesso panorama economico-sociale che caratterizza il mondo del lavoro, infatti, occorre essere pronti ad affrontare le problematiche più diverse, individuarne con efficacia le criticità e, soprattutto, elaborare le giuste strategie per risolverle.
  • Pensiero critico: il cosiddetto critical thinking è la capacità di analizzare informazioni, situazioni ed esperienze in maniera accurata e ragionata - vagliando tutti i pro e i contro - con l’obiettivo di raggiungere un giudizio il più oggettivo possibile.
  • Gestione delle persone: si tratta di una delle skill chiave per un manager. Il capitale umano, infatti, rimane la risorsa più importante per un’impresa e, come tale, deve essere valorizzato e gestito da figure altamente qualificate in people management. In concreto significa motivare il team, affidare ruoli e compiti in linea con le competenze di ciascuno e allineare gli obiettivi delle risorse con quelli dell’azienda.

La gestione del conflitto

La formazione aziendale è oggi uno degli strumenti più utilizzati per far fronte ad un mercato altamente competitivo attraverso la crescita delle proprie risorse interne.

Tra le skill più importanti figura la gestione del conflitto: il lavoro di squadra, infatti, è di importanza strategica per ogni realtà di business, dalle piccole medie imprese alle aziende multinazionali, così come negoziare efficacemente tra i vari componenti del team.

La gestione del conflitto è una competenza trasversale che ogni manager dovrebbe possedere: è possibile, infatti, che all’interno del team si manifestino disaccordi che devono essere affrontati nella maniera costruttiva possibile.

Il conflitto, infatti, non è necessariamente negativo: può essere considerato come un’opportunità di confronto e di chiarimento nonché di crescita per l’intero gruppo di lavoro. Per questo motivo, occorre riconoscere, gestire e mediare in chiave positiva eventuali scontri per trasformali in un’occasione di miglioramento piuttosto che in un problema.

Si tratta, dunque, di un’abilità strettamente legata alla capacità di negoziazione e persuasione dell’altro nonché di agevolazione del lavoro di squadra, valorizzando le peculiarità e i punti di forza di ciascuno con l’obiettivo di raggiungere una posizione “win-win” ovvero che soddisfi entrambe le parti in gioco.

L’intelligenza emotiva e sociale

Negli ultimi anni si sente sempre più parla di intelligenza emotiva e sociale. Ma di che cosa si tratta esattamente? Il concetto di Emotional Intelligence (EI) è diventato oggetto di studio sia in ambito psicologico che di organizzazione aziendale a seguito della pubblicazione di Intelligenza Emotiva: che cos’è e perché può renderci felici del giornalista scientifico Daniel Goleman.

In seguito alla pubblicazione di questo testo, si è sempre più diffusa l’idea che l’intelligenza emotiva sia un aspetto chiave per il successo per ruoli manageriali e di leadership. Definita come la capacità di un individuo di gestire e riconoscere le emozioni proprie e degli altri, l’intelligenza emotiva e sociale permette di prendere decisioni ottimali ovvero pienamente consapevoli, in linea con i valori della persona e capaci di realizzare efficacemente gli obiettivi.

Si tratta, dunque, di un complesso mix di empatia e leadership, fondamentale per affrontare un mondo del lavoro in continua evoluzione.

Summary

La capacità di gestione del conflitto è una tra le più ricercate soft skill in un manager. In questo articolo approfondiamo la capacità di gestione del conflitto.

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